Una Pasca de ispera

10/04/2020 - Ufficio Demografico

Carissimi cittadini,

le festività pasquali del 2020 cadono nel tempo lungo e dilatato del distanziamento sociale da Coronavirus. Tutto sembra strano: sa Chida Santa per noi Scanesi è la celebrazione intima del nostro saper essere comunità. Vivere assieme, con intensità i secolari riti della passione, morte e risurrezione del Cristo quest’anno –lo sappiamo bene- non sarà possibile, ma non per questo dobbiamo perdere la speranza.

La Pasqua è la festa della rinascita, della forza vitale che sa sconfiggere la morte. Il suo significato profondo sembra inserirsi perfettamente in questo momento di precarietà, per ricordarci che ogni notte, per quanto buia e insidiosa, volge necessariamente al termine ai primi chiarori dell’alba.

Per tali motivi abbiamo accolto con entusiasmo l'iniziativa della Proloco di consegnare ad ogni famiglia del nostro bel paese unu cocoi de Pasca, pane rituale e sacro, dove l'uovo custodito al suo interno sta a simboleggiare la fiducia dei nostri antenati nella vita che sa rinnovarsi e perpetuarsi.

Coraggio, perché come dicevano sos antigos, “a s’arbeghe tusa Deus misurat su entu”. Tutto passerà e ritorneremo a gustare con una consapevolezza nuova i piaceri della condivisione e della comunione.

Sos panes - benedetti dal nostro Parroco Don Antonello - sono offerti dalla Proloco, dall’Amministrazione Comunale, dall’azienda avicola “Montiferru” di Pietro Paolo Obinu, da Stefano e Gian Paolo Flore del “Panificio Flore”, da alcuni bravi cittadini del nostro comune che ringraziamo con stima e affetto.

Colgo l’occasione per esprimere tutta la nostra gratitudine di amministratori alla Compagnia Barracellare, al capitano Angelo Cadau, per il preziosissimo contributo offerto in questi giorni a servizio della comunità.

A tutti buona Pasqua, di cuore.

 

Antonio Flore